Siamo qui, tutti insieme, pronti a partire mettendo in pausa il resto delle nostre vite, sospese ad attenderci insieme agli affetti che lasceremo qui in Italia. L'amazzonia peruviana minacciata dalla deforestazione deve essere tutelata e protetta, e il nostro intento è dare il nostro piccolo contributo.
Il report della FSS di quest'anno ad opera di uno dei protagonisti. Il nostro Luigi Delloste
Perchè potare? Quanto? Come? Quando? Dovreste rivolgere queste domande ad un giardiniere e il bravo Giardiniere dovrebbe sapervi dare risposte sensate.
oggi viene proclamato il vincitore del concorso albero dell'anno
Da sempre l'uomo condivide il suo spazio con gli alberi, da sempre gli alberi gli donano ossigeno, frutti, materiale da costruzione, riparo, ombra....
100 giorni in Amazzonìa
100 giorni in Amazzonìa
Articolo di Daniela Radovan pubblicato integralmente su Antropia.it
L’anno nuovo è cominciato bene per i progetti della Giant Trees Foundation onlus ed in particolare per quelli relativi alla Forest Summer School e al TreeLab ...
Ecco i risultati di questo progetto che ci ha visto impegnati in Africa a contribuire a ricostruire la foresta Etiope
Trees of Life. Il giro del Mondo in 80 giorni su 12 alberi
Nel giorno degli alberi tutti parlano di piantarne di nuovi, pochi di come salvare quelli vecchi, nessuno di come e quando è giusto farli morire. Con dignità.
Nuovi alberi al Passo Pura, Ampezzo (Friuli Venezia Giulia). A tre anni dal disastro causato dalla tempesta Vaia, piantando abeti, aceri e faggi la Giant Trees Foundation Onlus e il Comune di Ampezzo continuano la ricostruzione di alcune delle zone colpite.
Quattro castagni finalisti, uno per ogni macroregione dell’Italia. Il più votato come albero italiano dell’anno parteciperà alla fase europea del concorso. Scoprite le storie dei concorrenti in gara e scegliere il vostro preferito. Poi non vi resta che votare!
Davvero piantare alberi salverà il mondo? riflessioni e "qualche" J'accuse del Direttore della Giant Trees Foundation onlus
Riflessioni dell'insegnante Claudia Giacomazzi e di alcuni studenti sull'importanza della Forest Summer School comparse su TriesteNews del 12 agosto.
il racconto della prima Forest Summer School di quest'anno fatto da uno dei tecnici e docente che vi ha partecipato col consueto entusiasmo: Luigi Delloste
L’Italia è sempre più verde, boschi e foreste avanzano inarrestabili e si impossessano delle campagne e delle zone montane abbandonate. Nel nostro Paese ci sono 11 milioni di ettari di boschi: il 34% è nelle mani del pubblico, il 66% dei privati.
Le piante officinali sono piante che possono venir utilizzate per scopi medicinali, aromatici e da profumo. Storicamente l’interesse per le officinali ha origine remota nella storia dell’uomo e nasce da una istintiva esigenza nel trovare nella natura, attraverso le erbe curative, il raggiungimento di uno stato di benessere fisico
In questo campo sperimentale si trovano consociati la Paulownia e l’erba medica (Medicago sativa, L.). Il sesto d’impianto come negli altri campi è di 6 metri per 6 metri, con le piante disposte a intervalli regolari secondo un reticolo a maglie triangolari (a quinconce).
L’albero, nella sua accezione più elementare ha, per il ruolo e quindi la presenza che occupa in natura, un enorme significato. Una straordinaria importanza, un ruolo assolutamente primario nella sua inconfutabile indispensabilità. E di ciò credo ormai la maggioranza di noi sia consapevole.
In questo campo abbiamo utilizzato la Paulownia messa a dimora come negli altri campi a 6 metri di distanza l’una dall’altra. In questa sperimentazione pur se di ridotte dimensioni, la piantagione di Paulownia ha diverse finalità
Mi avvicino al re dei Giganti, seduto aggrottato vicino alla fonte. Lo guardo ben sapendo che anche lui osserva, nella sua, non vera, immobilità, ogni mio piccolo gesto. Enorme e bellissimo, nonostante il tempo che gli è scivolato addosso.
Lungo il sentiero 425, attraverso il bosco profumato e dopo 150 metri di salita trovo il bivio che cercavo. Un cartello infisso su un albero mi avvisa che passerò dai normali segni bianco-rossi dei sentieri CAI a un segnale rotondo blu con centro bianco e subito il sentiero si fa più stretto e meno battuto, ma comunque sempre ben evidenziato.
Il paese di Dordolla da solo vale già la gita. Abbarbicato e quasi dimenticato nella Val Aupa, adagiato alle pendici del monte Vault, rimira al sole fresco del mattino d’autunno le crete del monte Grauzaria.
In questo campo sperimentale la coltura interfilare principale è il prato polifita permanente, è una tipologia di cotico erboso che deriva da forme di inerbimento più o meno spontaneo.
Fuori fa freddo, mi chiedo se forse ho ancora voglia di una passeggiata, così, per distogliermi un po’ dal tran tran quotidiano, accetto la sfida e infilo le scarpe, quelle buone per l’inverno.
La Pellenc Italia ci ha scelti come partner per provare e sperimentare le sue attrezzature a batteria. Ne siamo veramente fieri. Ecco qui l'articolo di Marco Guarino
Sono iniziati i lavori per la creazioni dei campi sperimentali con la Paulownia
La prima volta che ho sentito nominare l’albero della Paulownia è stato durante il corso universitario di Arboricoltura da frutto e da legno...
Pulsava ancora, disperato con gli occhi sbarrati e lucidi. Un inverno inclemente l’aveva incalzato sino a stremarlo così, per fame, per sete, dove tutto era trasparente, di ghiaccio e rigido, in quel freddo che rapiva ogni cosa portandola a sé.
Il 2020 è sicuramente stato un anno difficile per tutti noi e la natura si è certamente ripresa alcuni suoi spazi. Nonostante tutto, siamo riusciti, insieme a voi, a portare a termine molte iniziative e progetti.
Cosa può centrare la GTF con la Silicon Valley? Un'idea e l'intraprendenza di alcuni amici di Omnicell srl (Autonomous pharmacy design) hanno creato questa incredibile connessione per far rinascere le nostre foreste
Qualche parola sul fitwalking che è “l’arte del camminare”, una forma di praticare il cammino che ne evidenzia tutte le potenzialità e va oltre il semplice camminare.
GTF, con la raccolta fondi effettuata, ha contribuito all'acquisto di forniture di biosicurezza per le comunità Kichwa nella provincia di Napo.
All'interno del TREEART Festival si terrà il convegno tecnico scientifico della Giant Trees Foundation. "ALBERI: HABITUS - HABITAT"
ecco alcuni dei feedback pervenuti dopo la prima settimana di Forest Summer School
Luigi Delloste ripercorre il diario di una settimana dedicata al lavoro ma anche alla socialità ed al contatto umano.
Il 14 agosto scorso, si è conclusa la prima sessione della Forest Summer School 2020. E' stata una settimana intensa, che ci ha coinvolto profondamente sia dal lato operativo ed organizzativo, che da quello umano. Di seguito, lieti di ospitare la testimonianza della Prof.ssa Claudia Giacomazzi che, assieme alla sua classe di Trieste ha partecipato a questa sessione di Ampezzo. Articolo tratto da Trieste All New
La situazione in Ecuador e in tutto il Sud America è ancora grave a causa del Covid . Sopratutto per le popolazioni indigene. Aiutaci ad aiutarle! Con soli 10 Euro possiamo fare moltissimo!
Era molto tempo che nessuno più sapeva che fine avesse fatto. Era ancora vivo? Da troppi anni non dava notizie di sé. Qualcuno diceva averlo visto. Ma non nessuno era sicuro.
Prima ancora che una emergenza naturalistica, il lupo è un'emergenza sociologica, condizionata dall'uomo prima ancora che da fattori naturali. Il fatto mi ha sempre disturbato. Ma questo cagnone ci insegna indubbiamente qualcosa, con la sua disperata voglia di vivere, favorita dalle nostre leggi di protezione della natura.
Vicino all’acqua tiepida, salmastra, quel pomeriggio senza sole, sbeffeggiata dalla risacca, c’era una piccola radice; pareva ordinata, lì, nel vano tentativo di allungare quanto dai suoi simili già avuto dalla terra per raggiungere il mare.
Un giorno un fiore appena sbocciato perse un petalo, il quale, leggero e lento, scivolò verso terra, quasi birichino, andandosi a posare vicino a una foglia.
....dovevo tornare alle origini. Alla Terra. A questa Madre pura, dolce e meravigliosa.
Sono state da poco aggiornate e approvate, con decreto del 31 marzo 2020 n. 1104, le Linee Guida per gli interventi di cura e salvaguardia degli Alberi Monumentali a cura del MIPAAFT.
Dopo l’accettazione dell’Atlante preliminare dei pipistrelli del Friuli Venezia Giulia per la pubblicazione sulla rivista Gortania Botanica-Zoologia, è esplosa una pericolosa pandemia dovuta ad un gruppo di virus molto eterogeneo ma ampiamente diffuso tra i pipistrelli.
Direi innanzitutto che l’atto di creare, costruire e quindi lasciare a altri quanto ideato e realizzato è fondamentalmente comunicazione. La comunicazione, vive, nella sua accezione più elementare, sul livello più elevato della relazionalità di individui a individui, e, come nel caso del giardino da elemento caratterizzante a individuo, pur sempre da pensiero a condivisione.
Primavera. Salgo a fine aprile lungo la mulattiera di Erio. É una strada sterrata costruita più di un secolo fa..
...è sera, lontano un volo di aironi fiancheggia il corso del Po e il gracidare delle rane permea quello straordinario paesaggio, umido, fosco, delle risaie del basso Monferrato.
Era tempo. L’inverno premeva sull’aria di quel giorno che insieme alla luce, sempre più avara, si adagiava mollemente attorno al luogo dove la collina sovrastante pareva innalzarsi ogni momento di più.
Eden, il programma di Licia Colò sul canale LA7, e il Museo Nazionale della Montagna cosa avranno in comune tra loro? Ma soprattutto, cosa c'entra la GTF?
La sequoia del giardino del Palladio era una delle più alte d'Italia fino a che una serie di fulmini...
I feedback che abbiamo ricevuto a seguito della prima uscita legata al progetto 12 x12!
La prima uscita al Parco di Miramare, con il prof. Nimis che raccontava la botanica e gli altri esperti che ci svelavano i segreti del parco, è stata entusiasmante.
Un’avventura, un viaggio nel mondo verde che ci circonda. Alla scoperta degli alberi più vecchi per conoscerli e guardarli da vicino. Ogni mese organizzeremo un incontro con uno o più di questi esseri viventi nei boschi e nei parchi della nostra meravigliosa regione.
Massimiliano, imperatore del Messico, lo portò a Trieste, piantandolo su quella che era la brulla prominenza che diventò Miramare...
Un vecchio si aggira tutto solo per un pianeta oramai brullo e desertico...
Un anno dopo, la neve ricopre gli alberi schiantati dalla tempesta Vaia. Siamo ancora qui, io e loro, immersi nella neve a cercare conforto.
E' stato un anno ricchissimo di eventi, esperienze e novità per la GTF e tutti i suoi amici e sostenitori...
Non basta, bisogna fare di più, non è sufficiente parlare, non è sufficiente divulgare. Aiutiamoci a lavorare per il futuro del nostro pianeta.
“1 x 100.000”, Un anno per piantare 100.000 alberi. E' un progetto creato per fornire una risposta concreta ancora più tangibile alle esigenze dei boschi colpiti dalla Tempesta Vaia e al nostro territorio più in generale.
Un vocabolo inusuale, forse mai sentito prima...ma crediamo sia ora di riscoprirlo e di essere in molti a volerci chiamare così.
Lo scorso anno avevamo dato la notizia: "Abbiamo trovato l'abete bianco più grande d'Europa", ma molti non ci avevano creduto...
Il contest che sta appassionando tutti gli amanti degli alberi italiani...
Il primo impatto quando l'abbiamo vista per la prima volta, con la seconda branca a terra nell'agosto del 2017. Gigante ferito che non si arrende.
Anche la seconda settimana delle nostre Forest Summer Schools è terminata con grande soddisfazione di tutti i partecipanti e con nuova voglia di impegnarsi e ricostruire...
Una settimana intensa, tra alberi abbattuti, radici divelte, ceppaie in bilico sul versante sopra il sentiero, ragazzi volonterosi di imparare e aiutare. Una settimana incredibile, che non avrei mai immaginato.
Anche una piccola sagra di paese può diventare un momento di conoscenza e cultura sul mondo arboreo.
Siamo alla fine della nostra esplorazione: affrontiamo il Gigante e le nostre paure. Ognuno con le sue aspirazioni e i suoi desideri...
Come è nata la Forest Summer School.
Finalmente, dopo molte ricerche, incontriamo un albero enorme...Sarà il più alto?
Siamo arrivati in Ecuador. L'avventura comincia conoscendo le specie arboree e le splendide orchidee nell'Orto Botanico di Quito.
L’ultimo mese è stato dedicato alla preparazione dell’attrezzatura, all’acquisto del materiale ma soprattutto alla messa a punto di quello che abbiamo chiamato il cannone. Ero assolutamente conscio che uno dei maggiori problemi nella foresta sarebbe stato raggiungere i primi rami. Occorreva costruire qualcosa che ci permettesse di lanciare il sagolino quasi a 50 metri. La sola forza del braccio non poteva essere sufficiente.
Giovanni avrebbe dovuto tenere i rapporti con l’Università Amazzonica di Ikiam, con la riserva del popolo Kichwa e con gli altri due membri della spedizione, Paulo, un ingegnere forestale ed Eliseo, la nostra guida, ottenendo tutti i permessi necessari per entrare nella foresta per arrampicare e misurare gli alberi.
Avevo conosciuto Valeria a fine dicembre, durante un’intervista per la trasmissione “Il Mondo Insieme” di Licia Colò a Roma. Io ero stato chiamato per parlare dei miei viaggi sugli alberi, lei, Valeria - Cira per gli amici - per parlare di un suo viaggio alle Maldive. E' una travel blogger.
Davide mi aveva chiamato subito dopo la Tempesta Vaia “Vorrei girare un film sull’alluvione e sugli alberi caduti, ma vorrei anche parlare con qualcuno che ne capisce. Hai un attimo per incontrarci e parlarne?”
Ho piantato personalmente molti alberi, sono nato e cresciuto in un vivaio di piante e soprattutto ho arrampicato, potato e misurato con amore, durante tutta la mia vita migliaia di alberi un po’ ovunque nel mondo. Questo credo abbia fatto di me ciò che oggi sono e mi abbia indotto a intraprendere questa nuova avventura.
Siamo arrivati in albergo dall’aeroporto che era già buio. Quindi non abbiamo visto nulla. L’albergo è piccolo, una stanza in quattro. Tre letti. L’avventura è cominciata. Da un anno preparavamo questa spedizione. “Perché non vieni in Ecuador la prossima volta?” Era cominciata con la semplice domanda di Giovanni, l’idea.
Sentire l'aspettativa, il calore, l'affetto e la curiosità dei tuoi amici ti rende ancora più voglioso di partire. "Ma non avete paura dei ragni, dei serpenti o delle rane velenose?". "Ogni mattina, quando prendi l'auto, penso tu corra pericoli più grandi". Ma mentre rispondo così, ridendo a che mi chiede, so benissimo che non sarà una passeggiata.
Da oltre trent'anni combatto questa disastrosa pratica perpetrata sugli alberi che non può considerarsi potatura. E fin da giovane preferivo abbattere un albero capitozzato piuttosto che vederlo soffrire, privato perfino della sua dignità di essere "Un Albero".
Si avvicina la partenza di una spedizione incredibile.
Sono finalmente state pubblicate le nuove Linee gluida per gli interventi di cura e salvaguardia degli Alberi Monumentali Italiani a cura del MIPAAFT.
Con un'incredibile rimonta siamo arrivati secondi su trenta progetti presentati al contest di Reale Foundation. Ancora una volta il coinvolgimento di tantissime persone e l'enorme affetto ricevuto ci hanno permesso di raggiungere traguardi inaspettati solo poco tempo fa.
Ci hanno chiesto di partecipare a un contest per ottenere più fondi per le foreste della Carnia. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per vincere. Un semplice click e potremo salvare più alberi.
Lectio Magistralis del Prof. Stefano Mancuso a Udine..le piante ci sopravviveranno perchè sono molto più intelligenti di noi...
Per noi e la nostra Regione, coinvolta in vari modi a più livelli e su più tavoli di confronto, sul tema alberi e foreste.
L’iniziativa era partita con l’intento di dare, nel nostro piccolo, un contributo alla Carnia, duramente colpita dalla tempesta Vaia a fine ottobre....
Quando abbiamo iniziato questa avventura non mi sarei mai aspettato questo incredibile coinvolgimento e questi clamorosi risultati.
Siete moltissimi!! Grazie. Eccovi alcuni indicazioni per contribuire al progetto da ora fino a Natale!
L'iniziativa di solidarietà a sostegno delle popolazioni alluvionate diventa un progetto decennale per costruire innovativi boschi sperimentali e didattici e sempre di più sono i sostenitori pubblici e privati.
"Siamo rimasti stupiti, e ogni giorno lo siamo di più, per l'affetto e la risonanza che la nostra iniziativa sta raccogliendo. E' una grande gara di solidarietà. Grazie di cuore alle centinaia di persone che ieri a Udine hanno contribuito a rendere eccezionale la prima giornata dell’iniziativa “Per Natale fai nascere un bosco nuovo”.
L'iniziativa è partita con gran fermento, domenica scorsa un bel gruppo di ragazzi e adulti volonterosi sono andati a raccogliere le prime punte di alberi a Sappada. "Non è stato facile arrampicarsi tra i tronchi abbattuti, districarsi tra i rami per trasportare a valle le punte martoriate degli abeti caduti" racconta Giorgio Bertossio, una delle colonne dei volontari della Giant Trees Foundation.
La Giant Trees Foundation vorrebbe suggerire a tutti i Friulani e non solo, di utilizzare per Natale uno degli alberi caduti, senza doverne abbattere un altro, come simbolo di (ri)nascita di tutto il nostro popolo così gravemente colpito.
Il gigante verde più grand edel Friuli Venezia Giulia
La tragedia che ha investito il nostro Paese in questi giorni e nello specifico il Friuli, dove la Fondazione è nata, con eventi climatici di proporzioni disastrose che hanno spazzato via intere foreste con milioni di metri cubi di alberi distrutti deve farci riflettere profondamente.
Disastro. Migliaia, milioni di alberi caduti, torrenti e fiumi in piena, frane, case distrutte. Morti. Ma non è un fatto eccezionale. Non nascondiamoci dietro la natura maligna, dietro gli alberi pericolosi. E' solo un avviso, che ancora il Mondo naturale ci invia..
Il fusto non era molto grosso, "solo" tre metri di circonferenza a petto d'uomo, ma estremamente slanciato. Col laser, i primi rami buoni, erano a più di 30 metri da terra. Sotto di loro solo alcuni palchi di rami secchi. Cominciai subito a lanciare il sagolino..
"Ragazzi, forse abbiamo trovato il nuovo Principe, il nuovo albero autoctono più alto d'Italia, al posto dell'Avez che abbiamo commemorato pochi giorni fa. Ed è proprio qui. In Friuli..".
Questa volta provo ad arrivarci in moto. L’avevo promesso ai grandi e antichi protettori del paese. La stradina che sale da Monticello fino a Moggessa di Là non è un gioco da ragazzi per un GS 800, ma voglio fare un sopralluogo al Bosco Bandito di pini neri sopra il vecchio borgo disabitato.
“C’è un bosco di pino nero incredibile”, mi avevano raccontato al telefono, “avranno oltre trecento anni”. Naturalmente non ci credevo ma sono andato a vedere. E invece..
“Quindi che facciamo?” mi chiedono all’unisono i ragazzi. “Prepariamo il furgone, le go-pro e tutte le batterie, mangiamo e partiamo alla volta dell’Avez! Chi ci sta?” Li guardo tutti uno alla volta “Io sì!” “Io sì” “Io sì” rispondono a turno. Edison mi guarda “Sono con te, fratello”.
Era lì davanti a me. Vecchia ma enormemente maestosa. Improvvisamente mi ha risucchiato nel suo grembo e, tornando indietro di sei secoli, son tornato bambino.
Aprì gli occhi in mezzo al buio e si accorse di quanto costasse respirare. Si mise seduto sul letto, annaspando. Le bende gli stringevano il petto come tenaglie. Il medico era riuscito a bloccare in tempo l’emorragia: era vivo per miracolo. Una sottile lama di luce tagliava la stanza a metà. Era giorno e bisognava fare i conti con la vita e la realtà. Si alzò a fatica e si vestì, sussultando ogni volta che gli abiti strusciavano sopra alla ferita.
Resto invece seduto, immobile a guardare quel gesto sicuro, senza un minimo di indecisione, che l’uomo ripete all’infinito, camminando verso di me, eppur restando lontano. Sento il mio cuore battere forte mentre lo osservo e nel buio della memoria riaffiorano urla, canti, pensieri di ogni colore.
Non è, non vuol essere e non può essere una fattoria didattica. La Tana è una sfida educativa. Educare i ragazzi all'amore per la natura, alla sostenibilità, al rispetto della vita.
Le prime chiese sono boschi, molti fra i primi Dei sono grandi alberi, e proprio sotto un albero il Buddha storico ottenne il suo “risveglio”. L’albero è insomma un simbolo totemico.
Un incontro vero non si interrompe a lungo se il cuore lo attende.
Quando per la prima volta cominciai a lavorare sulla quercia di Fossalta alcuni anni dopo ero quasi emozionato. La Vecja, così la chiamano gli abitanti di Villanova di Fossalta, cominciava già a stregarmi.
Avevo conosciuto Erwin alla serata tenutasi ai Colonos. Mi aveva raccontato del suo ristorante ma soprattutto del suo albero, un grande ippocastano, che ornava il cortile della vecchia osteria e sotto il quale gli avventori bevevano il famoso aperitivo alla genziana.
Esistono piante "costrittori" o "strangolatrici", come una particolare specie di ficus tropicale, che nasce come epifita sui rami ma poi pian piano le sue radici scendono fino a terra e una volta toccato il suolo si accrescono a dismisura stritolando l'ospite e prendendone letteralmente il posto.
"C'è un grosso leccio nel bosco, lo chiamano Ilice di Carrinu", mi ha detto Alfio. "Proprio sopra il paese di Milo, salendo una strada tra i boschi di leccio nati sopra una antica colata lavica..
Camminavo lungo la spiaggia guardando le meduse morte..e mi sorse una domanda.
E’ la vigilia di Pasqua. Mi sveglia un forte temporale. I fulmini si susseguono... conviene stare rintanati oggi. Ma il telefono squilla ...
"C'è un altro grande albero che ha bisogno di voi". Entrammo allora nel parco, e spostando rami di aucube e noccioli ci trovammo davanti l'incredibile e poderoso fusto di un cedro favoloso.
Lo splendido Parco di Villa De Claricini Dornpacher si estende in quel di Bottenicco di Moimacco, su un ampio pianoro, e presenta molti alberi vetusti ed interessanti.
C'è un altro castagno alle pendici dell'Etna. Poco lontano dal ben più famoso Castagno dei 100 Cavalli.
Mi infilo di corsa l’imbraco sopra i pantaloni corti. Senza maglia. Senza scarpe. Senza casco. La mia pelle contro la pelle della sequoia...
L’odore dove la Natura regna sovrana e si veste dei suoi abiti più belli profumandosi dell’odore del sole.
Il Quinta de Monserrate, ex residenza reale, è stato veramente un’incredibile scoperta, pur avendolo visitato in pieno inverno.
Quell'albero filato, che si allunga a cercare la luce senza preoccuparsi di irrobustire il suo fusto, misura quasi 57 metri.
Naturalmente me l'ero ripromesso. Avrei arrampicato anche un grande Nothofagus. E, guarda caso, proprio vicino all’Araucaria Madre, ce n’era uno di dimensioni considerevoli.
Aveva scalato quella che a quel tempo era conosciuta come la seconda più grossa sequoia del pianeta: "Bull Buck". In solitaria. 77 metri d'altezza su una pianta di oltre 2500 anni.
Pericoloso è non considerare nella giusta prospettiva ciò che è diverso da noi. E non capire che il nostro orologio non è adatto a misurare il tempo di tutti i viventi.