Un brulicante fiume rigoglioso di arbusti, palme, foglie enormi dal verde brillante alternate al pallore delle banane ancora acerbe è la vista che offrono le finestre del dormitorio nella riserva.
Liane infinite e robuste penzolano sinuose dai tronchi e dalle branche di immensi ficus e ceiba, fluttuando al passaggio delle brezze calde dei climi tropicali. Sono le regine della selva. Filtrando l’immagine dalle spesse zanzariere (preziosa dotazione di porte e finestre), il fitto del bosco si intensifica e tutta quella mescolanza di colori vivaci mista a odori selvatici e pungenti dà alla testa. In lontananza una motosega interrompe la quiete, nei dintorni della concessione non ci sono guardabosque a difesa del bosco…e l’uomo dà il peggio di sé.

Come in un meraviglioso ripetersi, fra un timido albeggiare e la pesante coltre notturna che tutto avvolge e che si dirada dolcemente, in perfetta sincronia, decine o centinaia di piccoli pappagalli dal piumaggio eccezionale, puntuali ed affamati, planano su un piccolo albero dalle bacche rosse come una nuvola cremisi dai toni chiassosi, svegliando qualunque creatura di buon’ora. Impossibile non sentirli, impossibile non ammirarli nonostante il frastuono e gli strilli insistenti protratti per tutto il tempo del pasto. D'altronde anche in amazzonia la colazione è fondamentale.
Simone, un po' divertito e un po' seccato dalla sveglia inusuale, li odierà per tutta la permanenza. La colazione sarà servita alle 7.30. Col tempo formeremo dei gruppetti di volontari per le mansioni in cucina in modo da alleggerire il lavoro a Margarita. Ognuno nella concessione riveste un preciso compito, ognuno deve dare del suo perché ogni carico se suddiviso pesa meno.
Le attività giornaliere si susseguono in maniera metodica sebbene difficilmente la puntualità viene rispettata. Da un lato vorremmo essere liberi di muoverci in quella vastità in completa autonomia, dall’altro siamo ben consapevoli che la foresta può rivelarsi rischiosa per chi, diversamente dai nativi, ignora o sottovaluta molti dei suoi segreti e delle sue insidie. La presenza di giaguari e grossi rettili nei dintorni dell’area “civilizzata” convincerebbe chiunque ad essere più cauto e prudente. Le spedizioni per censire i grandi alberi iniziano al mattino e si protraggono fino all’ora del rancho, servito con cura dalla nostra cuoca tuttofare. Ogni grande albero viene catalogato e riportato in un database annotandone specie, circonferenza a petto d’uomo, ampiezza della chioma, presenza di frutti o fiori, caratteristiche della foglia e naturalmente l’altezza misurata con ipsometro cercando di ridurre al minimo il margine di errore. Ogni esemplare di questi giganti è unico, ognuno di loro possiede un proprio portamento, una propria aurea e tutti noi, peruviani o italiani, ne percepiamo l’entità. Il lavoro è tanto e ciascuno dà il suo meglio per farlo nel miglior modo, e in questa serena laboriosità le giornate scorrono veloci. Tra qualche giorno giungerà nella riserva un gruppetto consistente di ragazzi e ragazze nati e cresciuti nelle zone limitrofe di Madre de Dios, ognuno con a cuore la natura e con un passato e un presente di impegni e studi nel settore dell’ecologia. Siamo tutti molto lieti del loro arrivo, anche se gli spazi nella capanna si ridurranno, ma ciò non diminuirà la bellezza dell’incontro e dello scambio di pareri ed esperienze.

Inoltre formeremo dei piccoli treeclimber dando loro le nozioni fondamentali di scalata guidati da Andrea che più di tutti noi porta dentro di sé le conquiste di migliaia di cime di alberi inimmaginabili, di emozioni e di esperienza.
Sono molto felice e fiera di ciò che sto vivendo, anonima ragazza/dottoressa forestale appassionata di alberi e di nuovi mondi, speranzosa come tanti di poter contribuire a preservare questo miracolo del pianeta che sono i giganti verdi, seppur in piccola parte.
Tra le varie attività scende presto la sera, e nella riserva arriva un po' prima che nel resto del pianeta. Alle 21.30 le luci si spengono e il generatore viene messo in pausa. Occorre risparmiare energia per assicurarci un’autonomia per il giorno seguente. La notte della selva è magica e piena di vita.
