L’imponente albero si trova nella zona integrale della Riserva, all’interno di uno dei boschi meglio conservati d’Italia, dove l’aspetto primigenio si unisce a una elevatissima biodiversità vegetale ed animale.
Si tratta di un esemplare maestoso che con i suoi 50,25 metri di altezza è riconosciuto come il più alto dell’Italia meridionale e il terzo albero spontaneo più alto del Paese.
Vegeta lungo la forra del torrente Turcano insieme ad altri colossali abeti che superano facilmente i 40 metri di altezza e i 5 metri di circonferenza e dove non si esclude la scoperta di esemplari che potrebbero superare l’attuale primato italiano di 51,85 metri di altezza detenuto dall’abete bianco di La Verna, in Toscana .
L’esemplare in oggetto non è facilmente visibile in quanto contornato da altri alberi ed è possibile scorgerlo nella sua interezza solo nel periodo invernale dopo la caduta delle foglie delle specie decidue. È stato chiamato Abete dei Briganti poiché molti capi famosi del brigantaggio locale del 1800, a volte passati alla storia come eroi, si nascondevano proprio in questi boschi, e sicuramente l’albero in questione è stato testimone delle loro gesta.