Simbolo per eccellenza dei territori montani di Basilicata e Calabria su cui, con i suoi 192.500 ettari, si estende il Parco Nazionale del Pollino, il pino loricato (Pinus heldreichii) ha da sempre destato grande interesse per via della sua straordinaria capacità di vegetare in zone particolarmente impervie e proibitive per molte altre specie arboree. Albero sempreverde dal tipico portamento conico-espanso e dalla spessa corteccia divisa in placche riconoscibile soprattutto negli esemplari più longevi, cresce nodoso e contorto a quote elevate raggiungendo età e dimensioni ragguardevoli, plasmato in giovane età dai forti venti del Pollino. Nel 2018, un team di studiosi dell’università degli studi della Tuscia (UNITUS) guidati dal professore Gianluca Piovesan ha scoperto Italus, uno degli esemplari più antichi di questa specie poi risultato, grazie ad accurate analisi dendrologiche e al radiocarbonio,
Situato al confine tra le due regioni ad una quota di circa 1870 m s.l.m., porta il nome del re del popolo più antico della Calabria e per la sua conservazione il parco del Pollino, riconosciuto patrimonio dell’UNESCO grazie all’unicità dei suoi ambienti naturali e hotspot di biodiversità, gioca un ruolo fondamentale.