Il nome deriva dalla grande quantità di gazze che trovano riparo tra i suoi rami e sua la ruvida corteccia è ammantata di storia e di racconti popolari che l'hanno accompagnata lungo i suoi trecento e cinquant'anni.
Sorge in Val d'Orcia, in provincia di Siena, e si leva verso il cielo per quasi venti metri d'altezza allungando le sue braccia per oltre 25 metri.
Tanto tempo fa faceva parte di un intero bosco di querce ed è sopravvissuta al taglio solo per la sua imponente mole. Ha conosciuto ben più di una guerra ed è stata utilizzata anche come nascondiglio da parte dei partigiani durante il secondo conflitto mondiale. Purtroppo non ha potuto difendersi dall'insipienza dell'uomo amplificata da eventi atmosferici che, in tempi più recenti, l'hanno pesantemente danneggiata.
Nonostante il crollo di due importanti branche, le cure amorevoli di volontari e tecnici le hanno permesso di attrarre visitatori da ogni dove e di continuare a offrire riparo agli uccelli che le tengono compagnia.