È un grosso leccio, nato lungo le falde dell’Etna, vetusto ed imponente benché circondato da piante più giovani nate dai suoi semi e da un terreno scosceso e desolato.
Si erge per più di venti metri con una chioma che si espande per oltre 40 metri di diametro, poggiando fin quasi sul terreno i possenti rami dal caratteristico fogliame scuro. La sua voglia di vivere sfida da centinaia d’anni le ire del vulcano e le colate laviche che lo rendono un simbolo di imponente resistenza. Forse è stato avvantaggiato dall'essere nato su una collinetta che l'ha protetto dalle frequenti colate che arrivano fin quasi a lambirla. La vecchia quercia mantiene tutti i suoi figli attorno ad equa distanza facendo rispettare con dolcezza ma anche con autorevolezza il suo spazio vitale.
Non la si raggiunge facilmente: la sua visita richiede una conoscenza del territorio ma sicuramente è un'escursione affascinante nella natura siciliana.